Ho iniziato la mia carriera da autodidatta, perfezionando la tecnica nel corso degli anni e maturando uno stile personale e originale.
La scintilla della pittura è scaturita in me allorquando ancora giovane osservavo mio padre che, alla sera e nei dì di festa, in casa o nel cortile in cui abitavamo, dipingeva ritraendo gli interni o gli esterni, nature morte o personaggi.
Ho sempre avuto la natura nel sangue e visto l'arte nel filo d'erba che cresce, nei fiori, negli svariati colori delle piante, nell'acqua cristallina, nel colore del cielo e nella vita stessa. Quindi dopo aver terminato gli studi tecnici mi sono dedicato con impegno ad osservare la natura, incominciando così a trasferire sulla tela ciò che vedevo e dando il via alla mia tendenza alla pittura.
Attraverso i miei quadri voglio dimostrare che la natura, nei confronti dell'uomo, vince e vincerà sempre.
L'autodistruzione che l'uomo sta portando non è altro che il definitivo trionfo della natura che non si lascia dominare e sopraffare e che un giorno riprenderà il proprio ciclo biologico perfetto e lo continuerà nel tempo.
Le mie opere hanno riscosso numerosi successi di pubblico e di critica durante le mostre in cui ho esposto, in varie città italiane ed estere, tra cui cito: Caravaggio, Ferrara, Firenze, Genova, Melzo, Milano, Mortara e Parigi.
Hanno scritto di me su giornali e riviste di settore e su cataloghi specializzati alcuni importanti critici d'arte, tra cui E. Brioschi, R. Casiraghi, A. De Bono, G. Martucci, A. Oberti, G. Tuti, M. Monteverdi.
I miei quadri fanno parte di numerose collezioni private.
"La sua carriera ufficiale comincia negli anni '70, con una serie di personali tenute prima nella zona natia, poi sempre più lontano e con un'impressionante serie di riconoscimenti, che l'hanno portato ad essere premiato anche a Parigi..." (G. Bedoni)
"Che un pittore dilettante raggiunga una notevole perfezione pittorica nei suoi quadri è davvero cosa rara e giustamente encomiabile... Belli i paesaggi, perfettamente armonizzate le visioni della natura incontaminata che ci parla di sogni e di desideri di solitudine per ricostruire una pace perduta (una specie di paradiso perduto) che pur ci guida, forse come una fata Morgana, attraverso i difficili sentieri della vita" (G. Tuti)